Vi voglio spiegare il perché di questo titolo, forse strano per chi al contrario di noi non bazzica logopedisti, centri per l’infanzia, neuropsichiatri e ospedali.
“Borderline” è la diagnosi che abbiamo ricevuto dopo aver sottoposto la nostra Giulia all’età di soli due anni e mezzo ad un numero infinito di visite mediche.
“Cari genitori, dopo i test e le varie osservazioni possiamo confermarvi che vostra figlia è affetta da Sindrome dello Spettro Autistico Borderline”.
Quando ti senti dire queste cose le reazioni sono due.
O ti cade la testa sotto ai piedi come è successo a me, oppure razionalmente identifichi tutti gli strumenti che da qui all’infinito permetteranno a tua figlia di vivere una vita il più normale possibile come al contrario è successo a mio marito Marco. La sua determinazione e la sua forza mi hanno sbalordito e mi hanno in breve tempo, fatto reagire allo stesso modo.
È stata dura, molto dura da digerire, a volte è ancora indigesta.
Ma siamo qui e viviamo la nostra personale storia.
Oggi viviamo più serenamente, forse ispirati dalla spensieratezza della nostra dolce Giulia.
Il futuro? Per noi è oggi, adesso, in questo momento, non sta sera.
Il passato? Tutto ciò che abbiamo conquistato.
“Bordeline” nasce da qui quindi.
“Tra terra e Luna” perché Giulia come tutti i bimbi autistici, o fragili come li definiscono nei centri dove svolgono attività mirate per loro, è una grande sognatrice che vede il mondo secondo la sua chiave, dalla sua bolla magica.
Mamma: – “Giulia come mai stai sorridendo?”
Giulia: – “Mamma sorrido perché penso alle cose belle, tu
non lo fai mai? Che vita triste!”
È lei ad insegnarci a vivere, noi possiamo solo imparare a starle accanto.
A breve l’ebook sarà disponibile! Mandatemi una mail se siete interessati.